Per il “Giorno della Memoria – 27 Gennaio”
Per il “Giorno del Ricordo – 10 febbraio”
Debora Mancini, attrice e scelta dei testi
Daniele Longo, pianoforte
Simone Zanchini, fisarmonica
Installazioni di luce e regia audio-luci Andrea Pozzoli
Si ringrazia Francesco Frongia, prezioso collaboratore per lo spettacolo, per l’affetto e l’amicizia
“La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace”, scrive Primo Levi ne I sommersi e i salvati.
Partendo da questa e da altre riflessioni: sui temi del ricordare e del memorare, sul significato delle giornate istituite dal Parlamento Italiano “della memoria – 27 gennaio ” (Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2000) e “del ricordo – 10 febbraio” (Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2004), e sul valore di “recuperare la memoria” perché possano esistere un presente e un futuro diversi dal passato, Debora Mancini raccoglie documenti, testimonianze, racconti e poesie scritte da uomini e donne che hanno vissuto e, in alcuni casi, sono sopravvissuti, alla Shoah e alle stragi delle foibe.
Una drammaturgia in musica nata per ricordare (dal lat. re-cordis) – ricondurre al cuore, alla memoria – perché come afferma Christa Wolf: “Si comprende solo ciò che si condivide”.
E così, lo scambio tra parole e suoni diviene urlo musicale e riflessione intima e profonda, grazie a due musicisti straordinari che, con i loro strumenti, suonano, cantano, gridano, ridono, commuovono: Simone Zanchini alla fisarmonica, artista presente anche in molti lavori di Elena Bucci, e Daniele Longo al pianoforte dialogano con l’attrice Debora Mancini che, sincera e rispettosa, si fa voce dei testimoni, forte dell’importanza della poesia.
Perché, come si legge ne Il torto del soldato di Erri De Luca, “sono i poeti che porteranno la voce dei distrutti, oltre le mura, di là del recinto di filo spinato del tempo”.
L’atto unico prende spunto da numerosi testi; di alcuni verranno letti degli estratti:
Diario di Anna Frank; Il canto del popolo yiddish messo a morte, Il torto del soldato di Erri De Luca; Auschwitz spiegato a mia figlia di Annette Wieviorka; L’erba non cresceva ad Auschwitz di Mimma Paulesu Quercioli; Le 100 Anne Frank di Roberto Malini; I sommersi e i salvati di Primo Levi; Esilio di Enzo Bettiza; Il lungo esodo: Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio di Raoul Pupo; Foibe di Gianni Oliva. Leggi del Parlamento Italiano.
La musica è di Daniele Longo e Simone Zanchini
Sono eseguiti anche brani del repertorio jazz; canzoni della tradizione popolare italiana e yiddish.
RECORDARI
è un progetto Realtà Debora Mancini